Bentornata Primavera
Il Febbraio 17, 2024 da adminOrmai possiamo dire con certezza che la vespa non è un normale mezzo di trasporto, ma un fenomeno di costume. I vespisti hanno un loro mondo, entrarci significa conoscere una nuova dimensione fatta di emozioni, colori e personalizzazioni legate a questo bellissimo mezzo, un veicolo che da oltre sessant’anni sfreccia sulle nostre strade con milioni di utenti.
La vespa penso sia l’unico oggetto in grado di riunire in una giornata quasi cinquecento appassionati. Infatti questo è il numero dei vespisti giunti da tutto il nord Italia, per celebrare il raduno dedicato alle 125 primavera. Il parco del museo del tessile ha generosamente accolto tutti con i loro mezzi variopinti, quasi fossero artisti chiamati per abbellire la città. Curiosando si vedevano vespe di ultima generazione ma anche i primi modelli restaurati in modo maniacale, recuperati da qualche fienile o riesumati da chissà quale cantina, veicoli che resteranno nella storia per testimoniare una tecnologia semplice ma efficace. Queste ultime erano le più osservate da coloro che pur non essendo appassionati si emozionano comunque nel vedere la vespa della propria gioventù, la quale serviva per andare al lavoro ma anche per muoversi nel tempo libero, magari per fare la gita fuori porta con la fidanzatina, quando l’automobile era una realtà per pochi eletti.
Girando tra le vespe parcheggiate era evidente la varietà di generazioni legate ad un mezzo, molti i ragazzi in sella alla 50 special, oppure al 125 primavera, vespe degli anni settanta destinate al popolo dei sedicenni dell’epoca, ma in questo caso i guidatori non erano dell’epoca ma avevano forse meno della metà degli anni del veicolo stesso, quasi a sottolineare il fascino di una linea rimasta ammaliante nel tempo, come una bella donna che gli anni non la invecchiano ma impreziosiscono il suo fascino. Altri invece sfoggiavano con orgoglio la vespa del padre o magari del nonno, un “patrimonio di famiglia” conservato dalle generazioni e sfoggiato per la parata, come fosse un gioiello da mostrare solo in determinate occasioni. In questo quadretto non poteva mancare quello che invece la vespa l’ha comprata e poi personalizzata, quasi fosse parte integrante del proprio modo di vivere.
Il vespaio è uscito dalla città con precisione marziale, capeggiato da un’ape car dell’epoca imbandierato a festa, la cui cabina svettava un impianto di amplificazione che trasmetteva musica anni settanta, voluta dagli organizzatori per rendere più festoso il corteo, ma che comunque rubava l’attenzione dei passanti che osservavano ammirati il corteo di vespisti. Sempre con precisione marziale il corteo è giunto a Mustonate dopo un percorso spettacolare, il cui lago di Varese colorato dalla splendida giornata, ha reso meraviglioso il paesaggio.
Gli amicinvespa ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile il raduno, i quali inconsciamente hanno regalato una giornata di festa a tutti gli appassionati. Contestualmente ci scusiamo con tutti gli amici vespisti che forse dal raduno si aspettavano qualcosa in più, ma che per problemi strutturali non siamo riusciti a dare.
12 aprile 2015
Antonio Macheda
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